martedì 28 febbraio 2012

Piccolo Yoga.

"Ti regalo un massaggio"




Proseguono gli incontri di Yoga a cui partecipano tutti i bambini della scuola e tutte le insegnanti.
E’ momento sempre molto atteso da tutti che consente di ritagliare una pausa di silenzio e calma rispetto alle gioco libero e alle attività didattiche strutturate con l’intento di rallentare i movimenti del corpo per calmare i pensieri e porsi a contatto con emozioni e sensanzioni interiori.
Dopo il consueto saluto, la maestra Laura conduce il gruppo disposto seduto in cerchio.

Il tempo è scandito dall'incenso che lentamente brucia e sprigiona il suo delicato profumo mentre un sottofondo di musica rilassante ci invita all'ascolto.
In questo periodo ci dedichiamo al massaggio, una pratica estremamente piacevole e coinvolgente che permette di rilassare la muscolatura del corpo sciogliendo tensioni fisiche ed emotive.
Oggi ci divertiamo ad utilizzare una semplice pallina da tennis in morbida spugna colorata. E' perfetta per essere rotolata e fatta scorrere sulla schiena dei compagni, sulle spalle, sulle braccia. Quindi tutti pronti! I bimbi ruotano a destra e ognuno si impegna a regalare un momento piacevole al proprio vicino consapevole che una volta invertita la posizione sarà egli stesso a riceverlo dal suo amico e donarlo ad un altro bambino.



Massaggio come dono.

Questo è il messaggio che i bambini vivono attraverso questa esperienza.
E' bello ricevere così come è speciale donare.


Prima di terminare la seduta ci dedichiamo all'automassaggio.



La pallina scorre su tutto il corpo. Scende lungo il petto fino alla pancia e si allunga sulle braccia e indugia sulle spalle. Si sofferma di nuovo tra le mani. Scivola lungo le gambe. Si diverte tra i piedi.




Che piacevole sensazione!


Tranquilli e rilassati ci alziamo

per il salutarci e ringraziarci

per aver condiviso un momento così piacevole insieme.


Om Shanti

FINE MOTOR SKILLS

Le attività di motricità fine rientrano da sempre nel repertorio di percorsi proposti ai bambini della Scuola dell’Infanzia, poiché le insegnanti sono ben consapevoli di quanto sia importante esercitarle in vista di un buon apprendimento del codice scritto.
Il corso di aggiornamento organizzato dal Servizio di Neuro Psichiatria Infantile di Savigliano ha offerto a noi maestre strumenti pratici per far sperimentare ai bambini attività manuali e grafomotorie.
E’ stato un ulteriore stimolo per osservare i bambini con occhi nuovi, pensare percorsi mirati per promuovere abilità ed arricchire capacità già presenti e soprattutto per ricercare nuovi materiali e proposte.

Ottimi da questo punto vista alcuni siti e blog firmati U.S.A molto attenti da sempre a promuovere sullo stile montessoriano quelle che vengono definite “fine motor skills”.
Bellissimo il sito prekinders.com da cui ho tratto tantissimi suggerimenti. Non mancate di visitare , la casa nella prateria, il blog di Claudia Porta e di prendere ispirazione tra le sue numerose ed interessantissime proposte.


L’intento è quello di creare del materiale sia per pianificare attività strutturate e al tempo stesso per interessare e stimolare i bambini in modo tale che si sentano invogliati a sceglierli e a utilizzarli anche durante i loro momenti di gioco libero, a scuola come a casa.


Alcune attività sono legate a materiale acquistato e in dotazione alla scuola mentre la maggior parte dei giochi sono caratterizzati da materiale “povero”: si tratta di oggetti prestati, regalati, recuperati dalle famiglie che vengono trasformati a seconda delle necessità e delle esigenze del momento.
Le famiglie sono state meravigliose: tantissime hanno contribuito e i bambini si sono sentiti importanti nell’arricchire il nostro repertorio di giochi.


Materiali di uso quotidiano diventano così nuovi ed insoliti
se si propongono in maniera accattivante e divertente.
Che spasso le attività manuali e grafomotorie se si gioca!


Qualche esempio?

Avete mai pensato a stendere il bucato dei vestiti delle bambole? Le mollette di legno sono fantastiche per esercitare la motricità fine.




Che ne dite dei tappeti antiscivolo che si usano a casa nella doccia o nella vasca da bagno? Come usarli? Semplice!
Proponiamo ai bambini un gioco di precisione usando le pipette contagocce ( quelle recuperate dai flaconi dei medicinali per intenderci), acqua e un po’ di colore alimentare.


Ancora?


Un gioco semplicissimo magari da costruire con la complicità di qualche genitore appassionato di bricolage. Bastano tavolette di compensato dipinte dai bambini con le tempere, chiodi ed …. elastici colorati …. per disegnare con fantasia ovviamente!

Sono concentratissimo!

"Guarda maestra le costellazioni!"


E tanto altro ancora.
Vi terremo aggiornati sulle nostre proposte gioco.

venerdì 24 febbraio 2012

D.S.A

Nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia Filippo Curti si stanno formando per effettuare osservazioni sui bambini dell’ultimo anno nell’ottica della prevenzione dei D.S.A.
Con questa sigla si intendono i Disturbi Specifici di Apprendimento: essi sono un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il calcolo. La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità ,lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.


Quali sono i disturbi specifici


- Dislessia: la difficoltà a leggere in modo corretto e fluente.

- Disortografia: il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto.

- Disgrafia: il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura.

- Disalculia: il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri.


Come si riconoscono


La figura dell’insegnante è particolarmente rilevante poiché è la prima persona che riconosce se l'alunno incontra difficoltà nel percorso scolastico. Già dall’età prescolare è possibile osservare se il bambino manifesta delle difficoltà che potrebbero in futuro evolvere in Dsa.
Le insegnanti utilizzano allora come strumenti di osservazione gli screening.
Il termine inglese “screening” indica una serie di indagini che hanno come obiettivo quello di individuare precocemente la presenza di possibili disturbi di origine diversa. I risultati ottenuti non hanno mai valore di diagnosi, ma solamente di previsione.
”La scuola deve quindi essere in grado di riconoscere precocemente le difficoltà al fine di prevenire la comparsa e il consolidamento di strategie o meccanismi errati, inefficaci o poco economici e di limitare i danni derivati dalla frustrazione dell’insuccesso, quali il disadattamento o la perdita di motivazione dell’apprendimento. Il tempestivo riconoscimento permette un intervento immediato nella scuola, con attivazione di percorsi educativi mirati. ” (Stella, Apolito, 2004).

lunedì 20 febbraio 2012

"ACQUA...amica mia"




"ACQUA...amica mia"

I bambini della se. A e della sez. D , dal mese di gennaio hanno iniziato a sviluppare il progetto "ACQUA...amica mia".
Il gruppo di bambini di 5 anni della sez. A, seguito dalla maestra Maria, ha iniziato il percorso con il racconto della storia
"La piccola goccia Glu Glu".

Successivamente i bambini sono stati coinvolti nella realizzazione de libro, usando varie tecniche e materiali diversi e nell'esecuzione della goccia Glu Glu in gommapiuma.





















In seguito sono stati partecipi di una serie di giochi ed esperimenti scientifici con protagonista "l'acqua" !!!!!!!